Secondo una recente sentenza, le multe dei vigili fuori servizio sono valide a qualsiasi ora. Unico limite: la zona di competenza che non può andare oltre il proprio Comune.
Sommario
Multe dei vigili fuori servizio: i precedenti
E se non vedo il vigile?
Multe dei vigili fuori servizio: possono farlo in vacanza?
Sono valide le multe dei vigili fuori servizio, lo ha deciso il Tribunale di Parma con la sentenza n. 892 del 24 giugno del 2014, che ha stabilito che i soggetti appartenenti al corpo della Polizia municipale possono notificare le infrazioni del Codice della Strada anche quando non sono in servizio.
Multe dei vigili fuori servizio: i precedenti
La sentenza si collega ad un evento verificatosi nell'agosto del 2009 quando, un agente della Polizia Municipale di Parma non in orario lavorativo, aveva contestato al conducente di un veicolo di aver superato i limiti di velocità vigenti e l'invasione della corsia di marcia opposta. Sanzione annullata nel 2011 dal Giudice di Pace, interpellato dal trasgressore, con la motivazione che l'agente non era in servizio al momento dell'accertamento della violazione.
Successivamente il Comune di Parma aveva presentato appello al Tribunale il quale, dichiarando che "non è previsto alcun limite di tempo nello svolgimento di attività della polizia stradale", ha definitivamente confermato la validità della multa.
A confermare questa decisione ci pensa la recente sentenza n.470/2016 del Tribunale di Trento che considera valida la multa staccata ad un automobilista il quale, durante il sorpasso di alcuni veicoli (tra cui quello di un vigile) ha invaso il senso di marcia opposto attuando una guida pericolosa.
E se non vedo il vigile?
Il primo dubbio che può emergere riguarda la "visibilità" dell'agente. Se non mi viene segnalata la sua presenza, non ci si trova di fronte ad un illecito al quale appellarmi? Non dovrebbe funzionare come la segnalazione degli autovelox? Sbagliato. Vero che la pubblica amministrazione non deve sfruttare gli agenti in borghese per staccare le multe, ma è ancora più vero che un agente rimane tale anche senza la sua divisa d'ordinanza.
Multe dei vigili fuori servizio: possono farlo in vacanza?
Nell'ordinamento della Polizia Municipale non esiste una norma che limiti il tempo per sanzionare gli automobilisti ma, l'unica vera regola che i vigili devono rispettare, è quella relativa al Comune di competenza. Essendo un organo locale non è permesso sanzionare automobilisti che infrangano le regole al di fuori del proprio territorio di competenza.
Quindi gli agenti della Polizia Municipale si differenziano dagli agenti appartenenti agli altri corpi (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza) che operano su tutto il territorio nazionale e sono "sempre" in servizio, perché possono compiere il loro dovere sono nelle zone di competenza.
Cosa accadrà dopo questa sentenza? Niente allarmismi, basterà rispettare le norme del Codice della Strada.
Dai racconti di appartenenti alle forze dell’ordine nazionali anch’essi non si considerano sempre in servizio in senso lato e, riscontrando violazioni al codice si limitano (o si limitavano, vedremo che accade dopo questa sentenza) a chiamare i colleghi di turno, dai quali ovviamente ricevono un riscontro più rapido di quello riservato ai normali cittadini non servendo la verifica dell’attendibilità della segnalazione. Solo nei casi di pericolo incombente per qualcuno e di flagranza di reato sono obbligati ad intervenire (soprattutto se armati) ma ciò è analogo al concorso previsto anche per gli appartenenti, d’ogni ordine e grado, alle Forze Armate, già dai tempi del servizio militare obbligatorio.
Fermo restando che il C.P. il T.u.l.p.s. il T.ul.f.legge 7 gennaio 1929 nr 4,ill c.d.s e le altre leggi e regolamenti connessi identificano chiaramente chi riveste la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio come quella di agente e uff.le di P.g. o Uf.le ed agente di polizia tributaris e Uff.le ed agente di
P.s. altrettanto chiaramente viene stabilito per queste figure l’ambito di competenza
nazionale nonchè la permanenza della
specifica funzione nelle 24 ore. Bene le norme in tema escludono o meglio non includono gli agenti della polizia locale quali pubblici ufficiali ed agenti di p.g. nella funzione prrmanente delle loro qualifiche ma solo nell’ambito del loro impiego in servizioi che deve essere sempre documentato da un’ordine di servizio autorizzato da un funzionario o superiore del comune di appartenenza che, a richiesta dell’utente controllato deve essere mostrato. Pertanto assodato quanto la legge prescrive ,senza distrazioni, non conoscendo la sentenza di quel tribunale, posso solo trarre la conclusione che il c.d. vigile urbano non poteva in quel contesto elevare il verbale al c.d s poichè non rivestiva la qualica di pubblico ufficiale tantomeno quella di agente di p.g. e quindi l, atto da lui compiuto è nullo se non addirittura ,se diversamente valutato dalla A.G., concretizzare il reato di un generico abuso di autorità .in conclusione una volta acquisite le motivazioni della sentenza mi riservo di intervenire ulteriormente.
Per giuleo,
“loro impiego in servizioi che deve essere sempre documentato da un’ordine di servizio autorizzato da un funzionario o superiore del comune di appartenenza che, a richiesta dell’utente controllato deve essere mostrato”.
E dove sta scritto! Nei corpi e nei grossi comandi vi è l’ordine di servizio cumulativo affisso in bacheca (NON pubblica ma riservata agli operatori), nei piccoli centri o comunelli spessissimo non vi è ordine di servizio ma il personale riceve delle semplici direttive MOLTO generiche. Solamente in rarissime occasioni viene impartito un ordine ma “verbalmente”, visto che non è obbligatorio emetterlo per iscritto! Se anche fosse “scritto” mai e poi mai lo mostrerei al cittadino. A lui non interessa chi mi ha ordinato di fare cosa, ma la legalità e liceità del comportamento dei cittadini e degli agenti. Inoltre “l’abuso di autorità” è specifico, contro arrestati o detenuti……………….
Pertanto, dalla sentenza del tribunale sopra citata, si deduce che se un pubblico ufficiale commette reato in situazione di “fuori servizio” ,tale reato va in realtà ritenuto effettuato durante il servizio ( 24 ore su 24) e ne è responsabile oltre che il soggetto stesso anche il suo “datore di lavoro”( ministero della difesa o degli interni).
Gradirei avere un’opinione di qualcuno in merito.
grazie
Roba da pazzi,
In questo modo non si pongono più limiti al potere di un vigile. Il cittadino rimane inerme e quasi nessuno ha prove per ricorrere, zitto e paga ti diranno. Anche se il fatto non fosse avvenuto e anche se il vigile avesse commesso un errore comunque non puoi impugnare nulla. Senza fermo, senza divisa ne mezzo di ordinanza, fuori servizio, ma siamo impazziti? E i diritti del cittadino? Mettiamo l’ipotesi in cui un automobilista mandi al quel paese un tale che ti ha tagliato la strada (magari costringendolo ad un infrazione), quello potrebbe essere un vigile vendicativo, che il giorno dopo farà recapitare un bell’avviso. Siamo tutti umani ricordatelo.
La penso esattamente come te!!
Per andare a lavoro passiamo da una città che si trova lungo un unica strada regolata da un semaforo (strada da cui passano i carichi eccezionali.. giusto per far capire la larghezza della strada). tale semaforo per almemno 5 giorni al mese lampeggia e le macchine passano e si scambiano regolarmente..
In questo stesso semaforo tutti gli abitanti di questa città passano col rosso appena scattato, in quanto sprovvisto di telecamera.
Io per andare a lavoro mi muovo in treno 10 mesi all anno, e nei 2 mesi estivi vado con mezzo proprio; in 2 mesi sono riuscito a prendere una multa perchè passando da quel semaforo, tra le 2 o 3 macchine in fila c era un vigile che abita in zona, ed in borghese, senza avermi nè fermato nè fotografato o documentato in qualche modo l infrazione mi ha fatto 350 euro + 16 punti sulla patente.
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Dai racconti di appartenenti alle forze dell’ordine nazionali anch’essi non si considerano sempre in servizio in senso lato e, riscontrando violazioni al codice si limitano (o si limitavano, vedremo che accade dopo questa sentenza) a chiamare i colleghi di turno, dai quali ovviamente ricevono un riscontro più rapido di quello riservato ai normali cittadini non servendo la verifica dell’attendibilità della segnalazione. Solo nei casi di pericolo incombente per qualcuno e di flagranza di reato sono obbligati ad intervenire (soprattutto se armati) ma ciò è analogo al concorso previsto anche per gli appartenenti, d’ogni ordine e grado, alle Forze Armate, già dai tempi del servizio militare obbligatorio.
Fermo restando che il C.P. il T.u.l.p.s. il T.ul.f.legge 7 gennaio 1929 nr 4,ill c.d.s e le altre leggi e regolamenti connessi identificano chiaramente chi riveste la qualifica di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio come quella di agente e uff.le di P.g. o Uf.le ed agente di polizia tributaris e Uff.le ed agente di
P.s. altrettanto chiaramente viene stabilito per queste figure l’ambito di competenza
nazionale nonchè la permanenza della
specifica funzione nelle 24 ore. Bene le norme in tema escludono o meglio non includono gli agenti della polizia locale quali pubblici ufficiali ed agenti di p.g. nella funzione prrmanente delle loro qualifiche ma solo nell’ambito del loro impiego in servizioi che deve essere sempre documentato da un’ordine di servizio autorizzato da un funzionario o superiore del comune di appartenenza che, a richiesta dell’utente controllato deve essere mostrato. Pertanto assodato quanto la legge prescrive ,senza distrazioni, non conoscendo la sentenza di quel tribunale, posso solo trarre la conclusione che il c.d. vigile urbano non poteva in quel contesto elevare il verbale al c.d s poichè non rivestiva la qualica di pubblico ufficiale tantomeno quella di agente di p.g. e quindi l, atto da lui compiuto è nullo se non addirittura ,se diversamente valutato dalla A.G., concretizzare il reato di un generico abuso di autorità .in conclusione una volta acquisite le motivazioni della sentenza mi riservo di intervenire ulteriormente.
Per giuleo,
“loro impiego in servizioi che deve essere sempre documentato da un’ordine di servizio autorizzato da un funzionario o superiore del comune di appartenenza che, a richiesta dell’utente controllato deve essere mostrato”.
E dove sta scritto! Nei corpi e nei grossi comandi vi è l’ordine di servizio cumulativo affisso in bacheca (NON pubblica ma riservata agli operatori), nei piccoli centri o comunelli spessissimo non vi è ordine di servizio ma il personale riceve delle semplici direttive MOLTO generiche. Solamente in rarissime occasioni viene impartito un ordine ma “verbalmente”, visto che non è obbligatorio emetterlo per iscritto! Se anche fosse “scritto” mai e poi mai lo mostrerei al cittadino. A lui non interessa chi mi ha ordinato di fare cosa, ma la legalità e liceità del comportamento dei cittadini e degli agenti. Inoltre “l’abuso di autorità” è specifico, contro arrestati o detenuti……………….
Pertanto, dalla sentenza del tribunale sopra citata, si deduce che se un pubblico ufficiale commette reato in situazione di “fuori servizio” ,tale reato va in realtà ritenuto effettuato durante il servizio ( 24 ore su 24) e ne è responsabile oltre che il soggetto stesso anche il suo “datore di lavoro”( ministero della difesa o degli interni).
Gradirei avere un’opinione di qualcuno in merito.
grazie
Roba da pazzi,
In questo modo non si pongono più limiti al potere di un vigile. Il cittadino rimane inerme e quasi nessuno ha prove per ricorrere, zitto e paga ti diranno. Anche se il fatto non fosse avvenuto e anche se il vigile avesse commesso un errore comunque non puoi impugnare nulla. Senza fermo, senza divisa ne mezzo di ordinanza, fuori servizio, ma siamo impazziti? E i diritti del cittadino? Mettiamo l’ipotesi in cui un automobilista mandi al quel paese un tale che ti ha tagliato la strada (magari costringendolo ad un infrazione), quello potrebbe essere un vigile vendicativo, che il giorno dopo farà recapitare un bell’avviso. Siamo tutti umani ricordatelo.
La penso esattamente come te!!
Per andare a lavoro passiamo da una città che si trova lungo un unica strada regolata da un semaforo (strada da cui passano i carichi eccezionali.. giusto per far capire la larghezza della strada). tale semaforo per almemno 5 giorni al mese lampeggia e le macchine passano e si scambiano regolarmente..
In questo stesso semaforo tutti gli abitanti di questa città passano col rosso appena scattato, in quanto sprovvisto di telecamera.
Io per andare a lavoro mi muovo in treno 10 mesi all anno, e nei 2 mesi estivi vado con mezzo proprio; in 2 mesi sono riuscito a prendere una multa perchè passando da quel semaforo, tra le 2 o 3 macchine in fila c era un vigile che abita in zona, ed in borghese, senza avermi nè fermato nè fotografato o documentato in qualche modo l infrazione mi ha fatto 350 euro + 16 punti sulla patente.