Assicurazione auto: il concorso di colpa riduce l'assegno del risarcimento
In caso di incidente stradale mortale, l’assicurazione auto riconosce il risarcimento del danno ai parenti della vittima. Ma cosa succede quando la vittima ha delle responsabilità nell'incidente?
Sommario
Concorso di colpa e risarcimento del danno
Principio di causalità e risarcimento del danno iure proprio
Una sentenza della Corte di Cassazione ha affermato un principio molto importante in fatto di assicurazione auto. Secondo i giudici, l'assegno di risarcimento riconosciuto ai parenti della vittima di un incidente stradale va ridotto tenendo conto del concorso di colpa della persona deceduta.
Concorso di colpa e risarcimento del danno
Secondo quanto stabilito dalla sentenza n. 4208/2017 pronunciata dalla Corte di Cassazione, l'assegno di risarcimento in caso di incidente mortale deve tenere conto del concorso di colpa della vittima.
I giudici sono giunti a questa conclusione analizzando sia la precedente giurisprudenza, sia le norme già esistenti. In particolare, rileva quanto affermato dall'articolo 1227 del Codice Civile. Questo articolo disciplina il "concorso colposo del creditore" e recita:
Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l'entità delle conseguenze che ne sono derivate.
Questo significa che, in caso di incidente stradale, i parenti della vittima hanno diritto sì al risarcimento del danno, ma nel determinare l'importo del risarcimento si deve tener conto del comportamento della vittima e della gravità della sua colpa.
Principio di causalità e risarcimento del danno iure proprio
In casi di questo tipo in diritto si parla di principio di causalità. Secondo questo principio chi ha causato il danno non può farsi carico anche della parte di danno che non è dipesa dal suo comportamento ma da quello di altri. Da qui la decisione dei giudici di rapportare l'entità del risarcimento all'entità della colpa di chi ha causato il sinistro.
In termini giuridici il risarcimento viene suddiviso in due parti: il risarcimento dei danni iure proprio, dovuto ai partenti delle vittime a seguito della perdita di un loro caro e il risarcimento dei danni iure hereditatis, quelli subiti dalla vittima ed ereditati dai familiari.
Secondo i giudici della Cassazione, in caso di concorso di colpa della vittima entrambi i tipi di risarcimento vanno ridotti in misura proporzionale alla colpa del defunto.
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