Assicurazione auto: il tentativo di frode è reato
I falsi incidenti stradali sono, da sempre, una delle piaghe che maggiormente influisce sul premio della polizza nel nostro paese. Da una parte gli assicurati che pretendono un risarcimento e, dall'altra le compagnie che cercando di non farsi truffare. Un sistema che crea delle lungaggini burocratiche notevoli e porta le due parti a trovare un punto di accordo che non accontenta nessuno. Se in tutto questo arriva anche una truffa, si capisce come le difficoltà gestionali aumentino. Ricordiamo infatti che simulare un incidente è reato, ma la "punizione" scatta anche se la compagnia non paga l'indennizzo al truffatore. Cosa significa? Che la sanzione pari alla reclusione (da 1 a 5 anni) per il reato di falso incidente stradale è attuabile anche al semplice tentativo di frode. Una decisione che porta l'assicurazione auto a tutelarsi in tutti i casi. Non devi dimenticare che, per ottenere il risarcimento, non basta la compilazione del modulo CAI, ma è necessario che itnervenga un esperto della compagni e valuti le dinamiche dell'incidente.Assicurazione auto: le truffe finiranno mai?
"Le truffe assicurative, che non si limitano purtroppo alla falsificazione di tagliandi e contratti, sono uno dei reati più diffusi in Italia, una vera e propria forma di malcostume diffusa in gran parte del territorio nazionale. Dietro sconcertanti frodi in cui si arriva addirittura ad inscenare finti incidenti stradali con tanto di danni e testimoni, si celano pericolose organizzazioni criminali colluse con professionisti dall’aria e dal curriculum insospettabili, ma in realtà compiacenti e correi.
È bene sottolineare infatti che le truffe assicurative, che hanno tra le loro più immediate conseguenze un vertiginoso aumento delle tariffe, vanno a discapito di tutti gli automobilisti e rappresentano non solo un reato contro enti privati ma contro l’intera collettività."
Già solo in questo paragrafo, contenuto nell'articolo Truffe alle assicurazioni auto: una consuetudine dura a morire si capisce quanto il problema sia più che mai odierno e come, nonostante i dati parlino chiaro, molti automobilisti continuino a cercare l'inganno per, se così possiamo dire, risparmiare.
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