Sempre più numerose le segnalazioni dell'Ivass di siti che vendono assicurazioni false. Ma è possibile difendersi da questo tipo di truffa per non far correre rischi al tuo patrimonio.
Lo chiamano "effetto lockdown", gli automobilisti che si rivolgono ai canali digitali per via dell'emergenza sanitaria ma che possono incappare nelle assicurazioni false. Siti che non sono broker autorizzati o falsi siti di compagnie assicurative. E i rischi per i consumatori sono molteplici. Ma difendersi si può, vediamo come.
Assicurazione false: le segnalazioni dell'Ivass
Con la pandemia i consumatori si sono spostati in massa online per le attività di tutti i giorni, inclusa la scelta della polizza RCA. Questo però ho moltiplicato le truffe online.
L'Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), infatti, nel corso del 2020 ha dovuto segnalare centinaia di siti irregolari che vendevano assicurazioni auto false, dunque incassando i pagamenti dei clienti truffati ma lasciandoli privi di copertura assicurativa, con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di multe, sequestri dei veicoli e risarcimenti da dover fare di tasca propria.
Antonella Dragotto, responsabile delle relazioni esterne dell'Ivass, parla di un'escalation preoccupante:
Tra gennaio e novembre, Ivass ha segnalato ben 230 siti irregolari rispetto ai 168 individuati nel 2019 e ai 150 nel periodo 2017-2018. Una crescita che preoccupa parecchio perché fa leva sui comportamenti e sulle vulnerabilità degli utenti. La truffa colpisce prevalentemente il settore delle polizze rc auto perché queste sono obbligatorie, sono percepite come costose e sono semplici da acquistare via web. Gli utenti che ne cadono vittime sono cittadini che cercano di risparmiare sui costi della polizza, spesso anche giovani, abituati a navigare e ad interagire su internet.
Come difendersi dalle assicurazioni false?
Se hai deciso di rinnovare la tua polizza RC auto online, cosa che ti consigliamo caldamente anche per risparmiare, è importante che tu richieda un preventivo a:
comparatori autorizzati, come il nostro;
siti ufficiali delle compagnie assicurative.
La prima cosa a cui dovresti fare attenzione, sono gli indirizzi Internet dei siti che consulti: l'https (lo trovi guardando la barra degli indirizzi mentre ci leggi) fornisce una garanzia di sicurezza, mentre devi diffidare dei siti che iniziano semplicemente con http (senza la "s").
In seconda battuta puoi verificare se il comparatore o la compagnia assicurativa che hai scelto sia autorizzata a svolgere l'attività per cui la pagherai, facendo una ricerca sul sito dell'Ivass oppure chiamando il contact center al numero 800.486.661.
Ti segnaliamo poi i primi campanelli d'allarme che dovrebbero insospettirti e farti correre sul sito dell'Ivass a fare le verifiche del caso:
il sito pubblicizza la sottoscrizione delle polizze via WhatsApp;
viene richiesto lo scambio di documenti in chat;
il pagamento dei premi deve essere fatto attraverso le ricariche di carte di credito prepagate (il che è peraltro vietato dalla legge).
Si tratta di procedure che privano il consumatore di qualsiasi tutela.
Infine, purtroppo, molti dei siti truffa utilizzano indebitamente simboli di compagnie assicurative molto note in alcuni casi si parla di una autorizzazione da parte della stessa Ivass (fasulla) con tanto di matricola di riferimento. Ma come detto si può controllare presso l'Ivass la veridicità delle affermazioni che appaiono sul sito.
Torniamo alle parole di Dragotto (Ivass), che consiglia:
È sempre prudente e opportuno richiedere un preventivo ufficiale, che deve essere identificato da un codice assegnato dalla singola compagnia, e verificare la coerenza e corrispondenza dei dati riportati sul preventivo con quelli indicati sul sito web. E qui purtroppo entra in gioco anche la scarsa cultura assicurativa, tema su cui l'Ivass sta molto lavorando per aumentare la consapevolezza deli utenti anche nei confronti di queste truffe.
Insomma è fondamentale che tu sia ben informato e faccia le opportune verifiche prima di spendere dei soldi e ritrovarti a dover pagare multe salate e risarcimenti danni di tasca tua.
Quindi il nostro primo consiglio è: non avere fretta, prenditi il tempo necessario per selezionare l'offerta migliore per te e, prima di pagare, verifica di esserti rivolto ad un soggetto autorizzato.
Se sospetti di essere stato truffato e vuoi verificare che la tua RC auto sia operativa, ti consigliamo infine il nostro articolo Copertura assicurativa auto: come si verifica?
Sostengo da tempo, sicuramente sbagliando, che se si confrontassero le targhe delle auto in possesso dell’ACI con quelle paganti le polizze assicurative, si scoverebbero in un minuto tutti gli evasori. Sarebbe gradita una risposta. Grazie.
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Informativa IVASS
• In ottemperanza all'art. 56 comma 2 e 3 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di avere salvato o stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo gli Allegati 3, e 4 TER. In ottemperanza all'art. 9 comma 4 del Reg. IVASS 23/2008, dichiaro altresì di avere stampato, letto, compreso ed archiviato su supporto duraturo la tabella contenente le informazioni sui livelli provvigionali percepiti dalle compagnie assicurative con cui 6sicuro brand di Howden ha rapporti di affari nel ramo RCA.
• In ottemperanza all'art. 34 del D.L. 1/2012 e dell'art. 6 del Documento di Consultazione 49/2012, dichiaro di aver preso visione delle note informative relative ai prodotti assicurativi, già predisposte e pubblicate sui siti internet aziendali delle compagnie assicurative di cui il preventivatore di 6sicuro (brand di Howden) fornisce le quotazioni e raggiungibili dalla pagina note informative.
• In ottemperanza all'art.61 del Reg. IVASS 40/2018, dichiaro di voler ricevere tramite l’email comunicata in fase di accesso la documentazione precontrattuale, i preventivi e la documentazione contrattuale, nonché ogni altra comunicazione proveniente da Howden, con riferimento ai contratti in corso e a quelli futuri. Sono consapevole della possibilità di modificare la mia scelta in qualsiasi momento, Condizioni generali del servizio.
Sostengo da tempo, sicuramente sbagliando, che se si confrontassero le targhe delle auto in possesso dell’ACI con quelle paganti le polizze assicurative, si scoverebbero in un minuto tutti gli evasori. Sarebbe gradita una risposta. Grazie.