Viaggiare e richiedere ospitalità gratuita in casa altrui, in una stanza o anche su un divano: il couchsurfing, grazie all'avanzare della sharing economy, è sempre più conosciuto e sfruttato, per turismo o per lavoro. Un modo semplice e pratico di allargare i propri orizzonti, fare nuove amicizie, trovare sostegno in caso di spostamenti necessari e/o improvvisi fuori porta. Soprattutto, è una soluzione che permette di risparmiare.
Couchsurfing: cos'è, come funziona
Esiste già una community globale, chiamata appunto CouchSurfing, con ben 10 milioni di iscritti, distribuiti in 200.000 città: una Rete attiva in costante crescita, pronta a condividere spazi personali con estranei e rendere dei viaggi low cost un'esperienza sociale a tutti gli effetti. Un servizio nato nel 2004, con l’obiettivo di collegare tutte le persone disposte a scambiarsi ospitalità.
Nulla di nuovo, più che altro un'evoluzione: mentre in passato, infatti, un viandante doveva presentarsi alla porta e chiedere aiuto, oggi è possibile cercare ospitalità online, grazie a una piattaforma dedicata (più di una ormai, a dire il vero).
La prima cosa da fare è, ovviamente, creare un profilo (registrandosi al servizio tramite e-mail o con il proprio account Facebook) e completarlo con attenzione, scrivendo una descrizione di sé e allegando delle fotografie, un po' come si farebbe su un qualsiasi social network. La registrazione, tra l'altro, è gratuita.
Ottima opportunità per conoscere altri couchsurfer nella zona di residenza è quella di partecipare agli incontri organizzati in molte città aderenti. Dopo aver capito il meccanismo, il profilo personale può essere completato inserendo la disponibilità ad ospitare, con tutti i dettagli di riferimento. A differenza dello scambio casa, che presuppone di trovare spazi liberi da vivere in autonomia, con il couchsurfing si viene accolti in famiglia.
Come scegliere l'alloggio = chi ci ospiterà?
Gli iscritti alla community, tramite la funzione "ricerca host", devono individuare la località desiderata, visualizzare le schede degli ospitanti e, al tempo stesso, compilare un modulo con i propri dati (compreso il motivo della richiesta). In alternativa, si può selezionare un itinerario (con varie tappe) e aspettare che siano gli altri a contattare.
Termini e modalità possono variare, ci si può accordare un paio di mesi prima o anche all'ultimo minuto. L'ospitante non è obbligato né a rispondere né ad accettare un'eventuale richiesta, così come chi è in cerca d'alloggio può scegliere liberamente a chi inoltrarla. Quali parametri è bene considerare per viaggiare sicuri?
- Dove si trova l’abitazione. Verificare se la location è in zona centrale o, almeno, ben servita dai mezzi pubblici, permette di ottenere vantaggi economici e pratici (meglio evitare posti isolati o difficili da raggiungere a piedi).
- Sistemazione offerta. L'ospitante è libero di mettere a disposizione un divano (non per niente la traduzione di couchsurfing sarebbe "saltare da un divano all'altro"), un letto o anche una stanza privata. Ciò può influenzare la scelta, in base alle necessità/abitudini personali.
- Host "verified". Una garanzia in più, che riguarda la verifica di alloggio e dati bancari. Procedura complessa, che non tutti hanno voglia di eseguire, per cui è anche giusto non diffidare a prescindere se non è stata applicata.
Piuttosto, è importante leggere i feedback, le referenze scritte da chi è già stato ospitato, e accertarsi che l'ospitante sia disponibile ad accogliere indifferentemente uomini e donne o abbia delle preferenze a riguardo.
Couchsurfing in Italia e all’Estero, aperti a nuove culture
Il couchsurfing diventa utilissimo se si decide di viaggiare da soli e il budget è molto contenuto, perché non esiste scambio di denaro tra chi ospita e chi è ospitato. Tutto si svolge in maniera volontaria e gratuita (la piattaforma trae guadagno solo dagli investitori). Certo, condividere i pasti presuppone una divisione delle spese, ma questo rientra, come l’aiuto in cucina e per le pulizie, nelle buone prassi di convivenza civile quotidiana e buona educazione.
Turisti e studenti sono i principali utilizzatori di questi viaggi alternativi e, in particolare, del couchsurfing a Roma o Milano, città italiane da cui è più semplice raggiungere altre mete europee. Una delle ricerche online più frequenti, ad esempio, è "couchsurfing Parigi".
Insomma, un'esperienza da provare se si ha voglia di visitare paesi lontani, conoscere nuovi usi e costumi. Oltre alla piattaforma creata da Caesy Fenton, infatti, possiamo menzionare anche Servas International, organizzazione internazionale non profit che, agevolando i contatti tra persone di diverse culture, promuove l'integrazione razziale e la pace.
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